UNIONBIRRAI: LA RIDUZIONE DELLE ACCISE SULLA BIRRA DIVENTA REALTÀ
Accolta la richiesta dell’Associazione dei Piccoli Produttori indipendenti. Dal 1° luglio taglio del 40% sulle accise per i birrifici sotto i 10.000 ettolitri
Il Ministro Tria ha firmato il Decreto, previsto dalla Legge di Bilancio 2019, che riduce del 40% l’accisa gravante sulle birre prodotte dai microbirrifici con produzione annua inferiore ai 10.000 hl e sposta definitivamente l’accertamento di accisa dal momento della produzione del mosto al prodotto finito. Il provvedimento, che entrerà in vigore il 1 Luglio 2019, era atteso dal 30 dicembre dello scorso anno, quando la Camera dei Deputati aveva approvato definitivamente la manovra economica elaborata dal governo Conte.
“Questa è una grande notizia per il nostro comparto – dichiara Vittorio Ferraris, direttore generale Unionbirrai, associazione che raggruppa quasi 300 piccoli birrifici indipendenti italiani – che ci ripaga del lavoro che abbiamo portato avanti con determinazione da molti anni sempre ed esclusivamente con lo scopo di tutelare e creare sviluppo per tutti i Piccoli Produttori Indipendenti di Birra in Italia.”
Nei giorni scorsi Unionbirrai aveva inviato una lettera al Ministro Tria, controfirmata da 200 birrifici aderenti, sollecitando la firma del decreto che era inizialmente previsto entro il 28 febbraio. L’Associazione ha anche partecipato ai lavori di stesura del testo, che si sono conclusi il 2 aprile dopo un confronto finale con l’Agenzia delle Dogane.
Unionbirrai da anni infatti lavora per sensibilizzare il mondo politico, è presente ai tavoli tecnici dei Ministeri coinvolti e opera attivamente nella divulgazione della cultura birraria. Il comparto della birra artigianale italiana è ora a fianco dei tanti piccoli produttori di birra europei che, da anni, vedono riconosciuto il proprio lavoro tramite agevolazioni specifiche sull’accisa. L’Italia infatti era uno dei pochi paesi dell’Unione Europea dove non esistevano normative a supporto dei birrifici di piccole dimensioni. Fin dal 1992 esiste una Direttiva Europea a favore di queste realtà, ma in Italia prima di oggi non era stato ancora approvato nulla in tal senso.