Tornano le Cacce del WineHunter Helmuth Köcher… e si inizia con un giro del mondo in sette vini

La Caccia alle eccellenze vitivinicole del WineHunter non si ferma mai. Per questo Helmuth Köcher, patron di Merano WineFestival (8-12 novembre 2019), presenta al grande pubblico una nuova selezione di prodotti di assoluta qualità. Un contesto internazionale per una serie di vini eccellenti da tutto il mondo.

Merano, 5 aprile 2019 – In attesa della 28^ edizione di Merano WineFestival (8-12 novembre 2019) tornano le Cacce del WineHunter Helmuth Köcher. Continuano i viaggi alla ricerca dei migliori prodotti vitivinicoli attraverso un giro del mondo che passa per sette vini di eccellenza.

Ad aprire la selezione internazionale della Caccia del WineHunter è il Libano, precisamente la zona della Bekaa Valley, al confine con la Siria, un’area contraddistinta dal clima mediterraneo. Da qui proviene Le Souverain 2013 di Chateau Ksara. Nato da un uvaggio multivarietale composto dai vitigni Arinarnoa, che conferisce struttura e colore carico, Marselan, un incrocio tra Cabernet Sauvignon e Grenache, Cabernet Franc. “Questo rosso è fine ed elegante e si caratterizza per una complessità sublime, con sentore di more selvagge e aroma molto speziato”, racconta il WineHunter Helmuth Köcher. Dall’altra parte del mondo proviene invece l’Altura Máxima 2016 di Colomé, prodotto da vitigno Malbec. Un vino che ha in sè tutto il clima e il fascino della sua terra, Salta Valle Calchchaquí in Argentina, dove crescono i vigneti più alti del mondo, a 3.111 metri di altitudine sulla Cordigliera delle Ande. Molto complesso, intenso e dotato di un rosso profondo, tra i suoi sentori si percepiscono la montagna e l’altitudine. Da una zona vitivinicola incantevole per i suoi paesaggi, Martinborough nella parte sud della North Island della Nuova Zelanda, proviene Pinot Noir 2016 di Luna. Prodotto interamente da vigneto di Pinot Noir a piede franco, questo vino si distingue per un sapore tipico, fresco e molto elegante, con sentori di ciliegie selvagge e tannini vellutati. “In questa rassegna di eccellenze internazionali nel mondo del vino ho voluto inserire anche il giapponese Nigori Sake di Gekkeikan, che appartiene alla categoria dei Sake Futsu-shu dry e che è prodotto interamente da riso giapponese”, spiega il WineHunter, e prosegue “questo sake è peculiare per la consistenza cremosa, morbida e per ricordare nei suoi sentori il riso fresco e aromatico”. La sua area di produzione è Kyoto, già vocata e nota per la produzione di sake. Con il Reserve Meritage 2016 della tenuta Jackson-Triggs Estate Wines ci si cala invece nelle terre della British Columbia, provincia del Canada che confina con la costa dell’Oceano Pacifico. Prodotto da uvaggio di Cabernet Sauvignon, Merlot e Cabernet Franc, questo vino dal corpo medio pieno e con una buona struttura tannica si caratterizza per la ricchezza di sentori. Dal lampone intenso all’erbaceo, dall’aroma di pepe al leggermente affumicato. Interessante anche la ricchezza di sentori del vino Montes Alpha M 2016 di Montes, proveniente dal Cile, nella valle di Colchagua ad Apalta. Quest’area centrale è la zona vitivinicola più vocata del Cile. Da qui proviene questo vino prodotto da una miscela di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Petit Verdot e dotato di un corpo morbido e strutturato con tannini setosi. L’uvaggio multivarietale conferisce aromi complessi e sottili di frutti rossi e neri maturi, ribes nero cassis, tabacco e cuoio, oltre a sentori speziati. “Particolare e straordinario è il Pinot Noir 2016 di Penner-Ash Wine Cellars conclude il WineHunter Helmuth Köcher. “Con questo vino dalla tessitura fine e prodotto interamente con vitigno Pinot Noir siamo a Willamette Valley vicino a Portland, in Oregon, negli Stati Uniti. Notevole la varietà di sentori come lamponi freschi, prugna e cedro e le note speziate di anice, a cui si aggiungono sul finale note di cuoio”.

La Caccia internazionale di Helmuth Köcher alla scoperta di grandi vini che si contraddistinguono per la ricchezza dei loro sentori si conclude. Ma la ricerca del WineHunter prosegue verso nuove ‘scoperte’, sempre guidata dal motto Excellence is an attitude.

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