11 dicembre 2023 il Salice Salentino grande protagonista presso l’Hotel Melià di Milano

il Salice Salentino grande protagonista presso l’Hotel Melià di Milano. Gambero rosso in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini D.O. P. Salice Salentino dedica un grande evento alle diverse espressioni del vitigno Pugliese

di Federica Paridi

Un Wine tasting aperto al pubblico di intenditori e wine lovers, con banchi di assaggio che proponevano alcune delle migliori espressioni della Denominazione, preceduto da un’interessante masterclass riservata a stampa e operatori del settore.

22 cantine si incontrano per testimoniare, condividere e promuovere storia, cultura e territorio del Salice Salentino Dop  uniti insieme in un unicum di sensazioni ed emozioni. 

Una terra racchiusa tra i due mari, l’Adriatico e lo Jonio, particolarmente vocata alla viticoltura grazie ad una notevole complessità di suoli che in comune hanno la tessitura sabbiosa di origine marina, terreni pianeggianti o con leggera pendenza da cui nascono. Vini ricchi di estratti e dai profumi intensi.

Le vigne, spesso vecchie di oltre quarant’anni, sono coltivate col tradizionale alberello salentino, valorizzando le uve tradizionali del territorio: Negroamaro e Malvasia nera. Uve identitarie e complementari, che da sempre in Salento si completano elegantemente a vicenda. Il Negroamaro con un bel colore rosso rubino violaceo, di elevata acidità e ricco di tannini e la Malvasia nera, in quasi tutte le denominazioni di vini doc rossi e rosati del Salento, che nel blend apporta colore, gradazione alcolica e un tocco di morbidezza che smussa i tannini e l’austerità del Negroamaro.

Il Salice Salentino Dop si presenta in genere con un colore rubino intenso e profondo. Aromi che riportano l’olfatto ai frutti rossi e neri e alle erbe aromatiche del territorio. Pieno, asciutto, deciso, Sul finale è amarognolo, ma al contempo fresco, senza perdere di intensità.

Il Salice Salentino Rosato Dop è la varietà più antica della storia dell’enologia pugliese.  nostra storia. Alcuni viticoltori lo producono ancora oggi con il tradizionale metodo “a lacrima”, selezionando solo uve giovanissime a lavorazione a Lacrima prevede la pigiatura dell’uva per gravità di uve generalmente Negroamaro poste in recipienti di acciaio inox o più tipicamente nel Salento in grandi vasche di cemento vetrificato. Il primo mosto che inizia ad uscire per gravità, o mosto fiore tipicamente un 25-30% del totale viene raccolto fino al momento dell’Alzata del Cappello, tipicamente entro le 24 ore, e in seguito fermentato ad una temperatura controllata di circa 18°. Quindi questo procedimento comporta che solo ed esclusivamente la parte migliore del mosto, quella limpida dal colore rosa corallo ottenuta dalla lacrimazione venga destinata alla fermentazione del vino rosato, mentre il resto del mosto è considerato materiale di scarto. Al naso ritorna il profumo di rosa e arancia rossa. Ha una beva leggera e sapida che richiama al sorso successivo.

In tutto questo scenario si comprende bene come il Consorzio,  fondato nel 2003 da un gruppo di produttori decisi a dare voce all’omonimo Disciplinare Tecnico di Produzione datato 1976. è l’istituzione che rappresenta circa l’80% dell’intera filiera del Salice e si occupa della valorizzazione dei territori distribuiti tra le province di Lecce (Salice Salentino, Veglie e Guagnano), Brindisi (San Pancrazio Salentino e San Donaci) e parte del territorio comunale di Campi Salentina in provincia di Lecce e Cellino San Marco in provincia di Brindisi.

Tra le cantine in scena abbiamo scelto di descrivere una cantina tra le più antiche aziende dell’agro salentino nasce nel 1933: Cantina San Donaci. Oggi la Cantina ha all’attivo circa 600 soci. Usa tecnologie altamente innovative lavorando solo uve provenienti da terreni dei propri soci. Per la sua continuità e per il suo forte radicamento al territorio ha dato un forte contributo alla storia agricola del Salice Salentino diventando un autorevole punto di riferimento dell’enologia italiana. L’azienda è impegnata a salvaguardare l’Alberello Pugliese, una forma di allevamento che ha origini molto antiche, fortemente associata alla tradizione viticola delle regioni mediterranee e caratterizzata da uno sviluppo contenuto della pianta e da un limitato carico di gemme, caratteristiche queste che danno origine ad uve di qualità nettamente superiore rispetto ai sistemi tradizionali.

La Cantina San Donaci vinifica solo le uve autoctone dei propri vigneti: insieme alle tre uve storiche Negroamaro, Primitivo e Malvasia Nera, vengono usate anche quantità minori di altre varietà come Malvasia Bianca, Chardonnay, Bombino e Trebbiano, miscelate con le principali e che creano le diverse linee di prodotti di Cantina San Donaci, quali Anticaia, Fontenera e il suo prodotto di punta, il Fulgeo, Negroamaro in purezza che racchiude tutte le caratteristiche peculiari dell’alberello pugliese e rappresenta al meglio quelli che sono i valori di San Donaci.

L’evento era dedicato al negramaro quindi sono stati assaggiati solo quei vini prodotti con quella varietà di uve. Nello specifico le seguenti etichette:

Salice Salentino Rosso Anticaia 2019: Vinificato con fermentazioni a temperatura controllata ed affinato in parte in acciaio, in parte in barrique. Alla vista si mostra con un  polpa rossa maturi e confetture, speziati come pepe nero, liquirizia, tostati e nota balsamica di macchia mediterranea. Al palato dimostra un gusto secco, asciutto, con un tannino deciso e piacevole.

Salice Salentino Rosso Anticaia Riserva 2018: Ottenuto dall’accurata selezione di uve Negroamaro provenienti esclusivamente da allevamento ad Alberello. Commercializzato dopo due anni di invecchiamento di cui almeno 6 mesi di affinamento in barriques. All’olfatto emergono sentori di frutti rossi maturi anche sotto forma di confetture e sotto spirito, speziati come pepe nero, cuoio, tostati ed eterei.Salice Salentino Rosato Anticaia 2022: Ottenuto dalla vinificazione in rosato di uve negroamaro e Malvasia Nera. E’ un vino amabile piacevolmente fresco e brioso. All’olfatto emergono intensi sentori di frutta fresca come fragola, ciliegia, melograno, prugna e floreali di rosa selvatica.

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