Reboro en Primeur, l’Azienda Fratelli Pisoni lancia in anteprima i millesimi più ricercati di un raro rosso europeista.
In selezione anche la 2022, l’annata perfetta.
Una realtà unica per modi versi, dalla produzione del prezioso Vino Santo Trentino DOC, al lancio del Reboro en Primeur, al fatto che sono i soli a produrre il vino per la messa nella Curia di Trento, fino alla coltivazione dei vitigni resistenti PIWI e alla realizzazione di prodotti di bellezza a base di uva biologica.
Aprile 2023. L’azienda vitivinicola Fratelli Pisoni di Pergolese, nella Valle dei Laghi, in Trentino Alto-Adige, lancia il progetto Reboro en Primeur. Un’operazione che garantisce agli appassionati, che entrano nella community del Wine Club Pisoni, di accaparrarsi una parte del lotto di questo grande rosso prima ancora che sia imbottigliato. A partire dalla primavera 2024 sarà disponibile il Reboro 2019, con lotti da 6 bottiglie, ma è già possibile prenotare le altre annate, tra cui la 2022, considerata l’annata perfetta, per la combinazione delle condizioni climatiche durante le varie stagioni, che vanta grande struttura, equilibrio e una straordinaria potenzialità di affinamento in cantina.
Per ottenere il prezioso vino En Primeur occorre essere iscritti nellacommunity del Wine Club Pisoni, quindi sposare il progetto di valorizzazione del vitigno Rebo adottandone una pianta (info: www.pisonivini.it/yourvineyourwine). All’atto dell’adesione verrà inviato un Certificato di Affiliazione sia per l’adozione della vite, che per l’acquisto En Primeur del Reboro. Il ritiro del vino potrà essere fatto direttamente in azienda, oppure con spedizione (costo calcolato secondo le tariffe del momento). Un’idea per continuare nella valorizzazione di questo straordinario vitigno dalla storia affascinante.
COME NASCE IL PROGETTO:
Dalla tradizione dell’appassimento delle uve trentine, come avviene da secoli per il Vino Santo Trentino Doc, e da un’intuizione di Marco Pisoni nasce, nei primi anni Duemila, il progetto Reboro. Questo progetto ha coinvolto alcuni vignaioli della Valle dei Laghi, che hanno creduto nella valorizzazione di questo vitigno, capace di dare un vino di grande pregio e serbevolezza, tanto che oggi sono sei aziende a produrlo.
Il Reboro è un rosso da appassimento delle uve, segnato da profumi di confettura, spezie dolci e pot-pourri di fiori, sorso strutturato e complesso, morbido e di lunga persistenza. I migliori grappoli vengono messi ad appassite fino a novembre sulle “arele”, i graticci utilizzati anche per il Vino Santo Trentino Doc. Dopo la spremitura il vino viene fatto maturare per 3 anni in botti di rovere (barrique), più un successivo riposo di bottiglia di 9 mesi.
Ogni anno presso l’Azienda Pisoni tiene nel mese di giugno il Reboro Days, un evento arrivato quest’anno alla quinta edizione, che celebra il progetto di adozione di una vite di Rebo, “Your Vine, your Wine”, che prevede la valorizzazione di questo straordinario vitigno. Ogni appassionato che adotta una vite di Rebo entra di diritto nella community del Wine Club Pisoni, e durante il Reboro Days ha l’opportunità di collocare personalmente la targhetta col proprio nome sulla pianta, salendo sulla collina di San Siro, a pochi passi dall’azienda Pisoni, in un paesaggio d’incanto immerso tra i boschi.
IL VITIGNO EUROPEISTA:
Il Rebo è figlio di un’avventura enologica degli anni ‘50 di Rebo Rigotti, agronomo e genetista, che aveva un destino già tracciato nel suo nome. “Nomen omen” dicevano gli antichi, “Nel nome un presagio”, infatti il nome Rebo, dato dal padre appassionato di viticoltura significa proprio vite in tedesco, nella variante grafica “Rebe”.
Rigotti viene assunto all’Istituto di San Michele all’Adige, sperimenta incroci sia per la vite, che per altre colture, fino a quando realizza un incrocio tra Merlot (vitigno francese, la mamma) e Teroldego (vitigno trentino il papà). Era nato il Rebo, nominato incrocio 107-3, che dagli anni Settanta, porterà il nome del suo ideatore.
L’AZIENDA AGRICOLA PISONI, UNICA PER MOLTE RAGIONI:
L’azienda viti-vinicola Fratelli Pisoni di Pergolese, nella Valle dei Laghi, in Trentino Alto-Adige, coltiva la propria passione per il vino dal 1852. Oggi la quarta generazione, formata dai cugini Marco e Stefano Pisoni, continua la tradizione familiare nel segno dell’agricoltura biologica e biodinamica, assieme a un team di collaboratori, che sono entrati di fatto in famiglia. Un’azienda decisamente fuori dal comune, non fosse altro perché è tra le rare cantine del Trentino specializzata nella produzione del prezioso Vino Santo Trentino Doc, presidio Slow Food, ma anche perché è l’unica dal 1930 a produrre il vino per la messa nella Curia di Trento ed è tra le poche aziende in regione a coltivare le varietà resistenti PIWI (con cui produce il vino Mesum). Cura, inoltre, una linea di prodotti di bellezza a base di vinaccioli da uva biologica colmarchio registrato Ampelié, che ne testimonia una volta di più l’eccezionalità. Un’azienda che ha saputo preservare la tradizione, rinnovandosi grazie a iniziative di valorizzazione del territorio e della cultura viticola. L’ultimo progetto è quello del Reboro En Primeur, un vino da appassimento da vitigno Rebo, legato in primis all’adozione di una vite e riservato alla community del Wine Club Pisoni.
PISONI IN PILLOLE:
· Il team: Marco Pisoni (agronomo e titolare), Stefano Pisoni (agronomo e titolare), Matteo Zucchetta (enologo), Daniele Bressan (hospitality).
· Ettari vitati di proprietà: 16 ettari collocati in parte nella piana vicino al fiume Sarca, con un terreno più sabbioso-limoso, e in parte sulla collina di San Siro ad una altitudine di 450 m.s.l.m. con terreno calcareo.
· 80mila bottiglie su 17 etichette.
· Nuovo progetto: Reboro En Primeur.
INFORMAZIONI
Sito: www.pisonivini.it
Facebook https://www.facebook.com/cantinapisoni Instagram https://www.instagram.com/pisonivini/