Agriumbria mette in mostra tutta la filiera. Oltre 420 stand in rappresentanza di 2.000 aziende. La fiera di Bastia si conferma il centro del mercato dei bovini da carne in Italia
Attenzione massima ai temi e al valore di Agriumbria con la presenza di due Ministri al taglio del nastro in programma venerdì 31 marzo
Imprese e delegazioni da Balcani e Germania, oltre 60 giornalisti accreditati, 60 anche gli Istituti agrari provenienti da tutta Italia, 3.000 gli animali in mostra. Tante le novità e i seminari tecnici
Ci saranno due Ministri (Marina Elvira Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste) all’inaugurazione della 54a edizione di Agriumbria, prevista venerdì mattina. Ad annunciare temi e protagonisti di questa edizione 2023 (dal 31 marzo al 2 aprile) sono intervenuti in conferenza stampa a Bastia, lunedì 27 marzo, Donatella Tesei, Presidente Regione Umbria; Roberto Morroni, assessore alle Politiche agricole della Regione Umbria; Paola Lungarotti, Sindaco di Bastia Umbra e Stefano Ansideri, presidente di Umbriafiere Spa, l’ente che organizza da oltre mezzo secolo Agriumbria, la più importante fiera zootecnica nazionale e la seconda fiera di riferimento in Italia per l’agricoltura.
È stata la Presidente Donatella Tesei ad annunciare la presenza dei due Ministri: “Siamo molto felici di aprire questa edizione con ben due Ministri di questo Governo. Un segnale di attenzione e di collaborazione istituzionale ai più alti livelli per una delle fiere più importanti del panorama nazionale. Agriumbria è una manifestazione-evento, un momento strategico per le imprese agricole della nostra regione e noi come Istituzione saremo presenti in maniera operativa per fornire risposte e illustrare progetti specifici sui temi della diversificazione, delle filiere, dell’export e della sostenibilità ambientale ed economica delle imprese agricole. Approfitto di questo momento per intervenire anche sul tema centro fiere e annunciare che siamo alla fase di valutazione dei progetti di fattibilità e che comunicheremo a breve le azioni e i tempi della rifunzionalizzazione e dell’ammodernamento di questa infrastruttura fondamentale per l’Umbria e per il centro Italia”
L’assessore Roberto Morroni: “Si preannuncia un’edizione in grande stile con il Governo presente e vicino in ottica di cooperazione e attenzione ai tavoli regionali e con un alto livello espositivo. Come assessorato saremo presenti per supportare le imprese del settore primario con focus specifici su crescita, finanziamenti e multifunzione in agricoltura. Inoltre, come Regione stiamo lavorando su due temi strategici, quali tutela e sviluppo delle filiere e gestione intelligente della risorsa idrica sul medio e lungo periodo. Due asset per le imprese che operano oggi e per quelle che dovranno operare anche nel prossimo futuro”.
Il Sindaco, Paola Lungarotti: “Siamo attenti e collaborativi sui progetti di ammodernamento di Umbriafiere e ringrazio la Presidente per l’attenzione che pone a questa infrastruttura. Come Comune siamo qui per annunciare “Di fiera in fiera” (il 1 e 2 aprile), una sorta di fuori salone di Agriumbria. Una vera e propria festa nel centro di Bastia Umbra con artigianato, cibo, eventi, musica e laboratori per i bambini, che andrà ad ampliare l’offerta ludica e di divertimento per i tanti che arriveranno nella nostra regione. Una collaborazione tra il centro fiere e il centro storico per valorizzare e amplificare la manifestazione. Durante i due giorni sono previste navette gratuite da e per Umbriafiere”.
Il presidente Ansideri è intervenuto per fornire alcuni numeri e dare il quadro generale della fiera. “La 54a edizione si preannuncia molto ricca: la mostra mercato, che vedrà oltre 420 espositori in rappresentanza di oltre 2.000 aziende e industrie presenti o rappresentate dalla rete commerciale, offrirà una panoramica generale e organica dell’innovazione tecnologica raggiunta nei differenti settori merceologici. La manifestazione si conferma come uno dei momenti centrali per l’imprenditoria e l’industria agricola e agrozootecnica nazionale, un evento capace di attirare addetti ai lavori e pubblico davvero da tutta Italia. Saranno oltre 3000 gli animali in mostra, più di 120 le richieste di partecipazione di imprese ed espositori che purtroppo non siamo riusciti ad accogliere. Ben 60 gli Istituti agrari provenienti da tutto il Paese, oltre 20 i pullman già accreditati da ogni parte di Italia, più quelli che arriveranno senza accredito. Proseguendo nei dati, a dimostrazione dell’interesse che Agriumbria ha raggiunto, saranno oltre 60 i giornalisti accreditati, 5 le fiere nazionali e internazionali presenti. Attenzione anche fuori dall’Italia con 60 operatori provenienti dai Balcani e 20 allevatori tedeschi. Un’edizione ricca di temi e adesioni”.
L’inaugurazione dell’edizione 2023 di Agriumbria, Mostra nazionale dell’agricoltura, dell’alimentazione e della zootecnia, si terrà venerdì 31 marzo, alle 11.30. Per tre giorni, fino al 2 aprile, seminari, casi studio, eccellenze ed esempi di applicazioni innovative. Al centro dell’edizione 2023 le filiere agroalimentari. “Nel programma di workshop e incontri metteremo a fuoco, assieme ai nostri partner, alle associazioni di categoria e all’Università degli Studi di Perugia, tanti dei temi fondamentali per le sfide del futuro in agricoltura. – ha spiegato il Presidente di Umbriafiere, Stefano Ansideri – È del resto una delle caratteristiche di Agriumbria, quella cioè di creare momenti di confronto tra mondo degli imprenditori e mondo della scienza e della ricerca”.
La Fi(li)era è servita è il titolo tema di questa edizione
Le materie prime, la terra e i suoi prodotti sono gli ingredienti distintivi del settore alimentare che rende unico il Made in Italy anche all’estero. Oggi viene sempre più marcato il termine “filiera” per analizzare il processo che porta dalla terra alla tavola i prodotti che consumiamo ogni giorno.
Ma ovviamente sono tanti gli attori che giocano un ruolo importante nella filiera di un prodotto: solo per fare alcuni esempi su tutti si pensi alle imprese agricole e gli allevatori, a quelle che producono macchine agricole, alle realtà che forniscono componenti, imballaggi e quelle che si occupano della distribuzione dei prodotti. Un duro e complesso lavoro per portare a compimento quella che è l’effettiva catena del valore nel settore alimentare. Tutto questo sarà analizzato con diversi focus specifici nel corso della tre giorni.
IN FIERA
AGRICOLTURA
Soluzioni per le aziende agricole, macchine per ogni utilizzo, trattrici e attrezzature, colture, impianti e modelli di business per le imprese agricole contemporanee. Sostenibilità e innovazione. Digital farming. Convegni per addetti ai lavori e momenti di approfondimento sui temi di attualità. Sementi e agrofarmaci. Piante, fiori, giardinaggio.
ALIMENTAZIONE
Made in Italy con le filiere e i prodotti certificati. Aziende agricole con il meglio delle eccellenze dall’Umbria e dalle altre regioni italiane. Street food regionale, degustazioni, show cooking e momenti divulgativi.
I Saloni specializzati dedicati alla conservazione di cibi e alimenti, all’olivicoltura, alla viticoltura (Enotec, Oleatec e Bancotec)
ZOOTECNIA – Bovini al centro – Rassegne nazionali e Polo delle Carni italiane
Confermate tutte le rassegne zootecniche più importanti: un lavoro di cooperazione con l’Associazione italiana allevatori che, di fatto, conferma la fiera di Bastia il centro del mercato dei bovini da carne in Italia. Quattro le Mostre nazionali, due curate dall’Anabic (Associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne), dedicate alla Chianina e alla Romagnola, e due da Anacli (Associazione nazionale allevatori delle razze bovine Charolaise e Limousine italiane), la Charolaise e la Limousine. Mentre le altre tre razze del circuito Anabic, la Marchigiana, la Podolica e la Maremmana saranno presenti nell’ambito della tradizionale esposizione degli animali di Italialleva, “cuore” della manifestazione umbra.
Completano il quadro delle razze bovine in vetrina a Bastia la “regina” da latte, la Frisona italiana, la Pezzata rossa italiana, simbolo della “duplice attitudine” e la Piemontese, altra eccellenza del comparto da carne. Tra le novità da segnalare in questa edizione anche il ritorno, dopo qualche anno, della Bufala Mediterranea italiana.
Tanti gli animali, di varie specie, presenti: una significativa rappresentanza dell’enorme ricchezza di biodiversità animale presente in Italia. Il Consorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, parteciperà ad Agriumbria per promuovere e far conoscere la qualità e le specificità della carne IGP Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale delle razze bovine tipiche Chianina, Marchigiana e Romagnola.
L’Osservatorio Agriumbria. Prosegue l’attività permanente dell’Osservatorio Agriumbria sul consumo nazionale di carne di qualità ormai un punto di riferimento per tutto il comparto. Durante i tre giorni di fiera saranno pubblicati i dati sugli allevamenti e le tendenze dei consumatori nei confronti della carne certificata e di qualità.
Dal 31 marzo al 2 aprile tanti anche gli appuntamenti e gli stand dedicati alle famiglie e agli appassionati di vita all’aria aperta.
Tante le Associazioni che contribuiscono alla realizzazione di Agriumbria. Dall’Associazione italiana allevatori, alle associazioni delle singole razze come Anacli, Anabic. Importante anche la presenza nel comitato di Federunacoma e Federacma per la parte della meccanizzazione. Poi le Associazioni regionali di categoria come Cia, Coldiretti, Confagricoltura.
Il premio “Antonio Ricci”
Alla sua quinta edizione il premio dedicato a uno dei giornalisti più noti e apprezzati del settore, Antonio Ricci, scomparso nel 2016. Antonio ha contribuito non solo alla crescita dell’agricoltura italiana, ma anche al successo di Agriumbria, essendone uno storico consulente. Umbriafiere, in collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell’Università di Perugia e con Edagricole, ha deciso di indire il premio diviso in due sezioni: una giornalistica, al professionista del settore che si è distinto per raccontare l’agricoltura italiana e una dedicata a uno studente di tutte le facoltà di Agraria di Italia che con un lavoro di tesi abbia affrontati i temi della sostenibilità ambientale ed economica e la multifunzionalità in agricoltura. Il premio sarà assegnato durante la cerimonia inaugurale della manifestazione.