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Presentazione del manoscritto cinquecentesco “Somnium Delphili” di Marco Antonio Ceresa al Labirinto della Masone a Fontanellato (Parma)

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Il 19 dicembre alle ore 19:00, presso il “Labirinto della Masone” a Fontanellato, la Cantina Luretta ha riunito numerosi amici in un clima pre-natalizio ed ha presentato il manoscritto cinquecentesco “Somnium Delphili” di Marco Antonio Ceresa, in collaborazione con i professori Marcello Ciccuto e Francesco Salamini. A completare la presentazione il lavoro del prof. Francesco Salamini che ha concluso con una interessante presentazione sulle specie botaniche citate e illustrate nel manoscritto.

Quest’opera, ambientata in un castello, è stata identificata dalla filologa, critica letteraria, scrittrice e semiologa Maria Corti, dopo lunghe ricerche, come il Castello di Momeliano in Val Luretta. Questo castello, sede della celebre cantina piacentina, era all’epoca di proprietà della famiglia Ceresa.

A confermare l’identificazione è l’immagine del maniero presente nel codice miniato dell’Ambrosiana, descritta con precisione nei versi dell’opera. Il Castello di Momeliano è stato la dimora per tutta la vita del prof. Giovanni Negri, il quale ha più volte confidato ai proprietari della cantina l’esistenza, presso la Biblioteca Ambrosiana, di un manoscritto cinquecentesco in unica copia, il cui autore è rimasto a lungo sconosciuto.

Tra i numerosi studiosi che si sono occupati di quest’opera figurano il prof. Marcello Ciccuto dell’Università di Pisa e la dott.ssa Roberta Di Giorgi dell’Università di Pavia.

La Cantina Luretta ha ottenuto dal Prefetto della Biblioteca Ambrosiana, Mons. Braschi, l’autorizzazione a riprodurre l’opera, che viene per la prima volta stampata a cura della Casa Editrice Franco Maria Ricci, corredata dai lavori di spiegazione e commento del prof. Ciccuto e della dott.ssa Di Giorgi.

L’opera gode del patrocinio della Biblioteca Ambrosiana, della Società Dantesca Italiana (di cui il prof. Ciccuto è Presidente), del Comune di Gazzola e del Comune di Piacenza, e della Fondazione Maria Corti.

La Cantina Luretta, infatti, opera nell’antico Castello di Momeliano. I primi documenti che parlano del Castello di Momeliano risalgono all’anno 1000. Nonostante il passare dei secoli, l’architettura medievale del luogo in cui creiamo i nostri vini è rimasta intatta tra i colli del piacentino. La temperatura costante delle cantine del castello è ideale per l’affinamento dei nostri vini più pregiati, che riposano fino a otto anni nei sotterranei di questa antica fortezza che si annida tra i vigneti. Il profumo di rovere delle barriques avvolge chiunque entri in questo luogo senza tempo.

È possibile prendere visione dell’opera presso la Cantina Luretta, al Castello di Momeliano.

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