Vendemmia 2024: sfide climatiche e prospettive per il Consorzio Asolo Prosecco

Il Consorzio Asolo Prosecco e Vini del Montello si appresta ad affrontare la vendemmia 2024 con fiducia, nonostante le sfide imposte dalle difficili condizioni climatiche dei mesi di maggio, giugno e luglio. La dedizione dei viticoltori, coadiuvati da figure professionali dal profilo tecnico, ha permesso di preservare le vigne: i primi segnali indicano una raccolta di qualità, con uve pronte a esaltare le caratteristiche distintive del territorio.

Le condizioni meteorologiche dell’annata sono state per maggio giugno caratterizzate da un’eccessiva piovosità, mentre la seconda metà di luglio si è contraddistinta per essere stata calda e secca, con temperature spesso superiori ai 30 °C. Tuttavia, le piogge registrate tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, seppur intense, hanno contribuito a ripristinare l’equilibrio idrico delle piante, in alcune zone messo a dura prova dalle alte temperature degli ultimi dieci giorni. Le stime preliminari indicano per le tre denominazioni – Asolo Prosecco Docg, Montello Docg e Montello Asolo Doc – una produzione in linea con la media sia in termini qualitativi che quantitativi e, visto l’andamento del mercato per l’Asolo Prosecco Superiore DOGC (i dati a fine luglio confermano un + 15% su base annua), il Consorzio ha deciso di richiedere la riserva vendemmiale, misura che consentirà di rispondere alle eventuali maggiori richieste di prodotto da parte del mercato e di perseguire, in termini di valore, la stabilità dei prezzi che consente all’intera filiera una sostenibilità di costi e una gestione della programmazione oculata.

“Ritengo quest’annata – spiega il presidente del Consorzio Michele Noal – un periodo di transizione per la denominazione Asolo Prosecco: sulla base degli ultimi dati disponibili, entro l’autunno saremo chiamati a decidere se attivare misure diverse e stabili, che consentano da un lato una strategia di valorizzazione del prodotto e dall’altro siano garanzia per tutti gli attori della filiera”.

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