‘Dolce Passione’ il cocomero a buccia nera, senza semi, tutto made in Italy si è presentato a Fruit Logistica a Berlino
La base sociale si allarga con l’ingresso del Gruppo Cico-Mazzoni
Le superfici dai 60 ettari iniziali salgono a 320 ettari
Berlino (9 febbraio 2024) – Dopo l’esordio nel 2023, il Consorzio “Dolce Passione” ha presentato a Fruit Logistica a Berlino ai buyer internazionali il Cocomero “Dolce Passione”. La presentazione è avvenuta oggi pomeriggio (8 febbraio) nella Sala Eventi Italy dal Presidente del Consorzio Roberto Castello (Ortofrutta Castello), Carmine Alfano (Alma Seges), Stefano Rossi (Lorenzini Naturamica), Matteo Mazzoni (Gruppo Cico-Mazzoni), coordinati da Luciano Trentini direttore del Consorzio.
Questo progetto sta riscuotendo numerosi consensi da parte dei consumatori con ottimi riscontri dal mondo commerciale, è frutto della ricerca tutta italiana, nato da un lavoro di squadra che ha coinvolto quattro imprese del settore. Lamboseeds, azienda sementiera italiana (Sant’Agata Bolognese, Bologna), specializzata nella ricerca avanzata e nell’innovazione di nuove cultivar di specie orticole di qualità. Insieme alla ricerca, le imprese del mondo della produzione e del commercio: Alma Seges (Eboli, Salerno), Ortofrutta Castello (Stanghella, Padova), Lorenzini Naturamica (Sermide, Mantova). Tutte insieme nel 2023 hanno dato vita al Consorzio “Dolce Passione. A queste nel 2024 si è aggiunto un nuovo importante player dell’ortofrutta italiana, il Gruppo Cico-Mazzoni.
“Accogliamo con grande entusiasmo l’arrivo di Cico-Mazzoni a testimonianza di un progetto che cresce – spiega il presidente del Consorzio Dolce Passione, Roberto Castello – L’allargamento della base sociale ci consentirà di gestire al meglio i maggiori volumi che saranno prodotti e commercializzati nella prossima campagna 2024, oltre che sul mercato interno anche su quello estero dell’Europa, in particolare Germania e Francia”.
“Come Gruppo siamo felici di poter dare il nostro contributo alla crescita di questo ambizioso progetto – afferma Matteo Mazzoni, Direttore commerciale Gruppo Cico-Mazzoni – Ci hanno convinti da un lato la presenza di player importanti e specializzati nel settore ortofrutticolo, settore nel quale ora più che mai è necessario fare aggregazione; dall’altro la consapevolezza di gestire una varietà esclusiva di grande qualità organolettica. Siamo pronti quindi ad ampliare la nostra offerta di angurie con la referenza Premium Dolce Passione”.
Cultivar Giotto. La peculiarità del cocomero “Dolce Passione” è data dalla genetica di nuova generazione rappresentata dalla cultivar Giotto, una delle novità più importanti di questa specie degli ultimi tempi selezionate in Italia. Presenta una buccia molto fine e sottile, di colore nero brillante e uniforme. La sua polpa compatta e croccante è di un colore rosso vivace con un gusto dal caratteristico sapore zuccherino.
È ricca di fibre grazie anche alla assenza del seme e il suo Brix è sempre elevato. Per le sue caratteristiche produttive, trattandosi di una cultivar molto fertile, si colloca nel segmento dei cocomeri midi con un peso medio di circa 4-5 kg. Si tratta quindi di un cocomero molto maneggevole e facile da trasportare da parte dei consumatori.
Superfici: da 60 a 320 ettari. Dolce Passione fa il suo esordio sul mercato nel 2022, primo anno di test agronomici e commerciali su ampia scala, quando era stato coltivato su una superficie di circa 60 ettari in grado di fornire una produzione commercializzabile di circa 3.000 tonnellate. Nel 2023 le superfici coltivate, sul territorio nazionale, sono praticamente triplicate portandosi a 180 ettari circa per una produzione commercializzata di 9.000 tonnellate circa.
I programmi di coltivazione che gli operatori aderenti al Consorzio Dolce Passione prevedono per la campagna di commercializzazione del 2024 è di un ulteriore aumento delle superfici coltivate che si prevede possano raggiungere/superare i 320 ettari per circa 18/20.000 tonnellate di cocomeri da immettere sul mercato nazionale ed estero. Naturalmente resta sempre, per queste produzioni tipicamente estive, l’alea del cambiamento climatico che potrebbe incidere in maniera importante sulla produzione e sui consumi.
Per ottenere questi risultati allungando anche il periodo di commercializzazione del cocomero gli operatori ricorreranno oltre che alle coltivazioni in serra, anche a quelle in pieno campo protette da piccoli tunnel e/o di solo pieno campo.
Areale lungo lo Stivale. Le aree di coltivazione sono scelte fra le migliori per la coltivazione di questa cucurbitacea, in particolare sarà la Sicilia che si farà carico delle produzioni più precoci, seguita dalle produzioni della regione Puglia, Campania, Lazio, Umbria, Toscana, Emilia-Romagna Veneto e Lombardia. Tra gli sbocchi commerciali prevalenti c’è quello della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) italiana e estera, il canale maggiormente praticato dagli operatori che partecipano al Consorzio.
Nella foto: Liuciano Trentini, Roberto Castello, Matteo Mazzoni, Carmine Alfano, Stefano Rossi