Tommasi Family Estates chiude un anno di successi, confermandosi eccellenza vinicola italiana
Il gruppo della famiglia di produttori veronesi chiude il 2023 con un bilancio positivo, con numerosi riconoscimenti ottenuti dai vini prodotti e dalla crescita dell’enoturismo sia presso le cantine sia a Villa Quaranta Tommasi Wine Hotel & SPA.
Verona 6 dicembre 2023 –
Tommasi Family Estates, uno dei produttori vinicoli più affermati di Verona, e gruppo vitivinicolo con otto Tenute, che coprono quasi 800 ettari vitati di proprietà in sette regioni italiane, chiude con orgoglio la fine di un anno ricco di successi e riconoscimenti. Nel corso del 2023, l’azienda ha ricevuto numerosi premi e onorificenze, che attestano l’impegno costante alla qualità e all’innovazione, nel massimo rispetto di ogni territorio con continua dedizione.
Risultati positivi raggiunti anche dall’ospitalità in cantina sia presso le strutture attive a Pedemonte di Valpolicella, a Montalcino in Toscana e in Basilicata sia dall’incremento positivo delle presenze nel resort di proprietà, la storica Villa Quaranta a Ospedaletto di Pescantina.
«Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti durante quest’anno; certamente un 2023 non facile per via della situazione economica internazionale con mercati poco stabili e un netto rallentamento del ciclo economico mondiale. – dichiara Pierangelo Tommasi – Siamo fieri della forza del nostro marchio che, rimanendo saldo sui valori di ogni singolo territorio e impegnandosi in standard qualitativi sempre più elevati, ha meritato numerosi riconoscimenti per i vini prodotti in ogni regione in cui siamo presenti. Premi che sono andati sia ai grandi vini come l’Amarone o il Brunello, sia ai vini “quotidiani” o di pronta beva a testimonianza dell’alta qualità di tutta la gamma. Siamo fieri dei risultati positivi raggiunti anche della nostra ospitalità con oltre 6.000 presenze per tour e degustazioni in cantina con un incremento del 35% nelle nostre tenute, ovvero la sede storica di Pedemonte, Casisano a Montalcino e Paternoster in Basilicata, e anche a Villa Quaranta, che ha registrato ad oggi una crescita del 25% rispetto allo scorso anno, nonostante i primi 5 mesi dell’anno, ci fossero 18 camere e due sale meeting in ristrutturazione».
Un 2023 dunque memorabile per Tommasi Family Estates dal punto di vista dei riconoscimenti enologici: il Ca’ Florian Amarone della Valpolicella Classico Riserva docg 2015, oltre ai 5 grappoli di Bibenda, ha ottenuto il punteggio 95/100 da Wine Journal – Eros Teboni, Doctor Wine e Le Guide dell’Espresso, 94/100 da Falstaff, e la Corona di Vini Buoni d’Italia. L’ Amarone della Valpolicella Classico DOCG 2019 ha meritato 93/100 da James Suckling, 92/100 da Falstaff e 91/100 da Club Enologique, mentre il Merano Wine Festival gli ha conferito l’oro. Il Ripasso Valpolicella Classico Superiore doc 2020 ha meritato 92/100 da James Suckling; il Rafaèl Valpolicella Classico Superiore doc 2021 ha ottenuto 90/100 da Falstaff e Wine Spectator. Le Fornaci Lugana doc 2022 vanta 91/100 di Decanter e l’oro alla Sélection Mondiales Des Vins in Canada, mentre Le Fornaci Lugana Riserva doc 2019 con 92/100 da parte di Vinous, Decanter e Falstaff.
Anche le altre tenute di Tommasi Family Estates hanno ottenuto risultati importanti.
I vini di Casisano, il progetto toscano della famiglia Tommasi, hanno entusiasmato la critica. Il Colombaiolo Brunello di Montalcino Riserva docg 2017 ha conquistato, infatti, le 4 viti di AIS Vitae, oltre ai punteggi di 95/100 da parte di Vinum e 94/100 da Wine Enthusiast. Molto apprezzato è stato il Brunello di Montalcino docg 2018 con un punteggio di 93/100 da James Suckling 92/100 “Top Value” di Decanter, 92/100 da Wine Spectator e Falstaff e l’oro alla Sélection Mondiales Des Vins canadese. Sempre in Toscana, il Cabernet Sauvignon Toscana igt 2020 della tenuta Poggio al Tufo in Maremma, ha ottenuto un punteggio di 90/100 Top Value da Wine Spectator.
Molto bene anche le referenze di Paternoster, lo storico marchio della Basilicata: Don Anselmo Aglianico del Vulture Superiore docg 2017 si è meritato le 4 viti di AIS Vitae, i punteggi di 95/100 da Doctor Wine, 93/100 da Guida Veronelli con le tre stelle oro. Il Synthesi Aglianico del Vulture doc 2019 ha meritato, invece, il Best Buy di Wine Enthusiast con un punteggio di 90/100, oltre al premio Bere Bene di Gambero Rosso e 95/100 da parte di Le Guide Dell’Espresso. Il Vulcanico Falanghina Basilicata igt 2022 91/100 da Wine Enthusiast, che lo ha inserito nella lista Top 100 Best Buy 2023. Nella stessa lista Top 100 Best Buy 2023 anche il marchio pugliese Masseria Surani con il Primitivo di Manduria 2020 con il punteggio di 91/100; Wine Enthusiast ha premiato Best Buy anche il Surani Fiano Puglia igt 2022 con 90/100.
Caseo, la tenuta dell’Oltrepo pavese, patria del Pinot Nero e delle bollicine ha meritato il punteggio di 91/100 da Falstaff con il suo 470 Pinot Nero Metodo Classico brut 2017, mentre il 410 Chardonnay Metodo Classico brut 2018 ha ottenuto l’oro al Merano Wine Festival. Quattro Rose Camune di Viniplus, invece, per il 530 Pinot Nero Rosé Metodo Classico brut 2017, oltre al punteggio di 91/100 da James Suckling e Falstaff.
Grande successo, infine, anche per il nuovo De Buris Valpolicella Classico Superiore doc 2017 che ha vinto le 4 viti di AIS Vitae, meritato 92/100 da Wine Spectator, e che accompagnerà la prossima primavera il lancio del pluripremiato De Buris Amarone della Valpolicella Classico Riserva docg 2011, già Tre Bicchieri Gambero Rosso, Premio fero Ais come Migliore Vino Rosso da invecchiamento e Cellar Selection con 96/100 di Wine Enthusiast e 94/100 Robert Parker Wine Advocate.
La rivista americana Wine Spectator, tra le più autorevoli e influenti al mondo, ha premiato Il Ristorante Borgo Antico di Villa Quaranta con il riconoscimento Best of Award of Excellence per il decimo anno consecutivo. Il premio è destinato ai ristoranti che si sono contraddistinti per le carte vini eccellenti e di qualità, in armonia con la cucina proposta e complete di informazioni accurate; il ristorante Borgo Antico, con le sue 800 etichette e l’ampia proposta di vecchie annate e di referenze provenienti da diverse regioni vinicole, è stato certamente fra i più meritevoli.
«La nostra famiglia – conclude Pierangelo Tommasi – è molto orgogliosa di aver ottenuto così tanti riconoscimenti. Soddisfazioni e gratificazioni che ci piace condividere al termine di un anno impegnativo. Il merito certamente va a tutto il gruppo di lavoro: una squadra operosa e coesa, che ha saputo interpretare e mettere a frutto i valori di condivisione, fiducia e qualità del marchio Tommasi Family Estates, un marchio che si distingue per serietà, rispetto e progettualità. Ci aspetta infatti un 2024 complesso, ma stimolante, denso di programmi, con un piano di sostenibilità e certificazioni su cui stiamo lavorando da tempo, lavori di ampliamento e miglioramento di tutte le nostre strutture sia produttive che ricettive e il progetto della nuova cantina presso la tenuta Le Fornaci a Desenzano del Garda, che partirà nella seconda parte dell’anno».
TOMMASI FAMILY ESTATES
Tommasi rappresenta la storia della Valpolicella e non solo. Con otto tenute vitivinicole in sette regioni – Tommasi in Veneto, Tenuta di Caseo in Lombardia, Casisano a Montalcino e Poggio al Tufo in Maremma Toscana, Masseria Surani in Puglia, Paternoster in Basilicata, un progetto in Umbria ad Orvieto, l’acquisizione di una tenuta sull’Etna in Sicilia nel 2022 e una partnership nel Chianti Classico con La Massa – il gruppo ha l’obiettivo di creare grandi vini, valorizzando ogni singolo territorio.
Completa il quadro il progetto culturale e vitivinicolo De Buris, legato al territorio della Valpolicella Classica, al recupero di Villa De Buris e all’Amarone Classico doc Riserva.
Quattro generazioni di pionieri, esploratori, precursori e soprattutto visionari, attenti al valore della qualità in ogni fase produttiva, rispettosi dei procedimenti tradizionali ma aperti alla sperimentazione.
Con l’esperienza e il sapere unici coltivati e custoditi nel tempo, la Famiglia Tommasi intende valorizzare ogni territorio, legandosi a un percorso di sostenibilità e di ospitalità.
La cura per l’accoglienza si esprime attraverso le strutture di Villa Quaranta Wine Hotel & SPA in Valpolicella, Albergo Mazzanti e Caffè Dante Bistrot a Verona e Agriturismo Poggio al Tufo a Pitigliano, Maremma Toscana.