Vino, Consorzio Valpolicella: gran finale per “Venezia Superiore”. 600 wine lover alla pescheria di Rialto
Marchesini (Pres. Consorzio): Valpolicella Superiore fondamentale per crescita denominazione
(Venezia, 7 luglio 2023). Con 25 giornalisti della stampa nazionale e regionale e il tributo di oltre 600 winelover alla Loggia maggiore della Pescheria di Rialto si è concluso ieri sera “Venezia Superiore”, la due giorni del Consorzio vini Valpolicella in Laguna intitolata al Rosso del territorio: il Valpolicella Doc Superiore. Un evento-focus per scoprire la contemporaneità e la versatilità di un vino rosso che, forte della sua identità, guarda al futuro e aspira ad incrociare sempre di più l’evoluzione delle tendenze e delle occasioni di consumo, anche in chiave internazionale, oltre gli stereotipi del passato.
“È stato un finale oltre le aspettative – commenta Christian Marchesini, presidente del Consorzio della principale denominazione rossa del Veneto – che conferma il ‘sentore’ glamour del Valpolicella Superiore che oggi rappresenta poco più del 7% della produzione. Un dato pressoché costante dal 2012 ad oggi che, se da un lato dimostra una tenace fidelizzazione al prodotto, dall’altro evidenzia il potenziale di crescita ancora inespresso. Per questo siamo convinti che il Valpolicella Superiore potrà giocare un ruolo fondamentale per la denominazione”.
Ieri sera alla Pescheria di Rialto, in degustazione per gli appassionati veneziani e i turisti nazionali e internazionali, 50 referenze di Valpolicella Doc e Valpolicella Superiore, di annate dal 2013 al 2022, di 38 aziende della denominazione rossa più importante del Veneto che esprime oltre 600 milioni di euro di fatturato complessivo.
Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella
Oltre 2400 aziende traviticoltori, vinificatori e imbottigliatori su un territorio di produzione che si estende in 19 comuni della provincia di Verona, dalla Valpolicella fino alla città scaligera che detiene il primato del vigneto urbano più grande dello Stivale, 8600 ettari di vigneto e un giro d’affari di oltre 600 milioni di euro, di cui più della metà riferiti alle performance dell’Amarone. È l’istantanea del Consorzio per la tutela dei vini Valpolicella che, con oltre l’80% di rappresentatività, tutela e promuove la denominazione in Italia e nel mondo.