Il Consorzio Vini Alto Adige presenta l’annata 2022: sorprendenti bianchi e grandi rossi

L’estate calda regala una “annata epocale” per entrambe le varietà

Il Consorzio Vini Alto Adige traccia un bilancio dell’annata 2022: quella appena conclusa sarà una grande annata sia per le verità a bacca bianca che per quelle a bacca rossa. Un’annata che dal punto di vista meteorologico si è caratterizzata senza dubbio per temperature da record che hanno portato a una fioritura prematura e accelerata anche nelle zone più in quota. E, dato che anche i mesi estivi di giugno, luglio e agosto sono stati eccezionalmente caldi e secchi, lo sviluppo vegetativo è risultato contenuto e, nella maggioranza delle zone di coltivazione, è stato possibile vendemmiare i grappoli due o addirittura tre settimane prima rispetto alla media annuale. “L’annata 2022 è iniziata con una comparsa dei germogli relativamente tardiva ma, a causa del clima molto caldo fino alla fine, si è trasformata in un anno molto precoce”, spiega racconta Eduard Bernhart, Direttore del Consorzio Vini Alto Adige. Durante l’estate eravamo preoccupati a causa del gran caldo”, spiega Willi Stürz, mastro cantiniere della Cantina Tramin. I grappoli, però, si sono rivelati eccezionalmente sani e perfettamente maturi, e in cantina i vini giovani si sono sviluppati molto bene.  Analizzando l’andamento dei vini bianchi gli enologi esprimono quindi grande entusiasmo: questi vini, infatti, si stanno sviluppando sorprendentemente bene in tutte le zone e risultano decisi ma comunque freschi e fruttati. Per i vitigni bianchi si registrano inoltre buoni valori zuccherini, acidità inferiore alla media e una vendemmia molto sana. A svilupparsi in maniera particolarmente interessante sono soprattutto Chardonnay e Pinot Grigio. Il Gewürztraminer risulta molto fruttato e promette una buona annata, il Sauvignon ha sorpreso tutti. “In sostanza possiamo dire che tutti i vini dell’annata 2022 si stanno sviluppando uniformemente a un livello molto, molto alto”, racconta Stephan Filippi, mastro cantiniere della Cantina Bolzano. “In ogni caso ne siamo estremamente soddisfatti.” Di calore e siccità, ma anche della possibilità di lasciar maturare i grappoli in modo ideale, hanno beneficiato soprattutto i vini rossi. “Complessivamente, il 2022 è un’ottima annata per i vini rossi”, spiega il Direttore Bernhart, in riferimento a tutte le aree di coltivazione. Il Pinot Nero 2022, per esempio, si sta sviluppando in un vino forte, fruttato, di grande interesse. E anche Lagrein, Merlot e Cabernet promettono bene. “Sono di colore intenso, forti, compatti, molto fruttati e dalla buona persistenza”, spiega Filippi. Al palato si aggiungono bei tannini maturi e raffinati. A preoccupare, in un primo momento, era stata solo la Schiava. “Aveva poco colore e temevamo che sviluppasse poche note fruttate”, afferma Filippi, “ma tutto è andato per il meglio: il 2022 è un’ottima annata anche per Schiava e Santa Maddalena”. Niente di meno di un’annata storica insomma. Questo è quanto pronostica anche Stefan Kapfinger, mastro cantiniere della Cantina Merano. “Non avevo mai visto un’annata simile”, afferma Kapfinger ricordando come tutto abbia giocato a favore: “La maturazione era perfetta, gli zuccheri anche e abbiamo potuto lasciare i grappoli sui tralci fino al momento ideale per la vendemmia”.

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