A Cena con Slow Food “La pecora cornigliese nelle sue varie declinazioni”
Condotta di Parma
Mercoledì 13 aprile alle ore 20.00 la Condotta Slow Food di Parma, in collaborazione con il Podere Bianchi Galli (Presidio Slow Food), ha organizzato una cena presso l’Osteria Virgilio, a Parma, per valorizzare le carni della pecora cornigliese e richiamare l’attenzione su questo animale tutt’ora in pericolo di estinzione.
La Condotta Slow Food di Parma, in collaborazione con il Presidio della Pecora Cornigliese, nell’ambito delle proprie iniziative atte a valorizzare le tipicità del territorio parmense, ha organizzato l’evento: A Cena con Slow Food “La Pecora Cornigliese nelle sue varie declinazioni”. La serata si è svolta presso l’Osteria Virgilio, a Parma e ha visto la partecipazione di circa 35 persone tra soci e sostenitori.
La Condotta Slow Food di Parma, con questo incontro, ha voluto sottolineare la bontà delle carni della Pecora Cornigliese, richiamare l’attenzione su questo animale al fine di contribuire alla sua preservazione, ma soprattutto, ha inteso comunicare l’importanza della cooperazione di un gruppo di allevatori, Presidio Slow Food, che oltre ad attuare un tipo di allevamento estensivo e transumante, garantiscono la completa tracciabilità della filiera con l’aiuto dell’etichetta narrante.
Era presente il rappresentante del Presidio e degli allevatori, il Signor Gabriele Galli, titolare del Podere Bianchi Galli in Val di Ceno, che nel suo accurato a informato racconto ha descritto come questo animale sia arrivato sul nostro territorio.
La serata è stata allietata dalle proposte gastronomiche dell’Oste Virgilio che, con la sua esperienza, ha saputo sottolineare la versatilità di queste carni.
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La pecora cornigliese
Deve il proprio nome a Corniglio, un piccolo comune dell’alto Appennino parmense in cui è allevata da diversi secoli.
La razza cornigliese è stata selezionata a metà del ‘700 quando i Borboni – allora duchi di Parma e Piacenza – ordinarono di far incrociare pecore della zona di Parma con animali di razza merinos, dalla Spagna, per ottenere capi in grado di produrre lana pregiata.
All’inizio del ‘900 è stata incrociata con arieti bergamaschi per migliorare l’attitudine alla produzione di carne. Oggi è allevata nella Valle del Parma, nelle aree di alta collina e montagna del Parco Regionale dei Cento Laghi. Arrivata vicinissima all’estinzione (secondo la Fao nel 1994 si contavano appena 50 capi), è in lieve ripresa: nella provincia di Parma ha raggiunto i 1000 capi. Un numero che non la mette ancora al riparo. Storicamente è una razza a triplice attitudine (latte, carne, lana) anche se oggi prevale l’allevamento da carne, per via delle masse muscolari compatte e con poco grasso. E’ molto feconda e rustica, è perfetta per l’allevamento al pascolo e diverse greggi praticano ancora la transumanza.
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Condotta Slow Food Parma
Proseguendo l’azione già svolta da Slow Food in questi anni, il nuovo gruppo dirigente della Condotta Slow Food di Parma intende potenziare la valorizzazione della cultura agro-alimentare del territorio interfacciandosi con i produttori ed i ristoratori per dare vita ad una comunità del cibo che preservi i loro saperi: prezioso patrimonio per noi e per le generazioni a venire.