Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Per la DOC Colli Berici e Vicenza l’annata 2021 vince in qualità

IbEq9qfQ

 

L’ottima maturazione delle uve, che ha compensato un calo produttivo tra il 15-25% a seconda delle varietà, prospetta vini di grande intensità aromatica, equilibrio e potenziale di invecchiamento

Il Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza tira le somme della vendemmia 2021 e il risultato è decisamente positivo. I dati raccolti dai ventisei soci provenienti da tutta la provincia – dove i vitigni a bacca nera più coltivati sono Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Tai Rosso e Pinot Nero, mentre tra quelli a bacca bianca Pinot Grigio, Pinot Bianco, Sauvignon, Garganega e Chardonnay – testimoniano che, seppur a fronte di un calo di produzione totale, la qualità dell’uva raccolta è decisamente alta e promette di regalare grandi vini.
“Quella del 2021 è stata una buona vendemmia che ci darà grandi soddisfazioni anche nel lungo periodo – commenta Giovanni Ponchia, Direttore del Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza – La scarsità di precipitazioni, concentrata soprattutto nel periodo di maturazione e vendemmia e i fenomeni grandinigeni hanno portato a un calo medio di circa il 20% delle quantità raccolte rispetto al 2020, che però è stato compensato da un quadro zuccherino, acidico e di precursori aromatici che lasciano presagire vini, sia bianchi che rossi, di grande intensità aromatica, equilibrio e potenziale di invecchiamento. Il calo produttivo, unitamente all’aumento generalizzato dei costi delle materie prime, comporterà inevitabilmente un aumento dei prezzi dei vini per poter garantire ai viticoltori il reddito necessario al sostentamento delle aziende agricole”.
La tendenza degli ultimi anni ad avere inverni secchi con temperature miti è stata confermata anche nell’annata 2021. Il germogliamento è avvenuto con circa dieci giorni di ritardo rispetto alla media degli ultimi anni, consentendo di limitare in parte i danni della gelata del 6 aprile. La primavera è stata caratterizzata da frequenti precipitazioni, rendendo più complessa la gestione fitosanitaria dei vigneti. La fioritura, pur in un contesto di instabilità meteorologica, si è comunque svolta in modo soddisfacente. Con l’inizio di giugno si è verificato un repentino aumento delle temperature medie e massime e la fase dell’allegagione si è svolta in modo regolare, confermando il ritardo di circa sette-dieci giorni rispetto alla media storica. I mesi di giugno e luglio sono stati caratterizzati da temperature medie e massime elevate, che confermano la tendenza delle ultime estati calde. Luglio è stato contraddistinto da alcuni fenomeni grandinigeni, anche violenti, che hanno colpito marginalmente la zona dei Berici. A partire dal 23 agosto la situazione climatica è cambiata repentinamente, portando piogge ben distribuite e temperature più fresche soprattutto nelle ore notturne, con delta termici spiccati nel confronto giorno e notte. Anche nel mese di settembre si è confermata l’escursione termica, che associata alle scarse precipitazioni e a una situazione di stabilità meteo nel periodo della raccolta, ha consentito di ottenere uve molto sane, con corredi zuccherini e precursori aromatici più che soddisfacenti. Sia per le varietà precoci, che per le medie e tardive, la fase della maturazione ha confermato il ritardo tra i sette e i dieci giorni già riscontrato nelle precedenti fasi fenologiche, riportando il periodo di vendemmia a date tipiche dello scorso ventennio.

X