Acqua Sant’Anna e la sostenibilità all’Unione Industriale
“Far circolare la natura senza inquinare”: questo il titolo dell’intervento Alberto Bertone, Presidente e Amministratore Delegato di Acqua Sant’Anna Spa, in programma il 30 marzo in occasione dell’incontro dell’Unione Industriale sul tema “Chimica: Industria, Società, Sostenibilità e filiere produttive”.
L’appuntamento rientra nel calendario di incontri di Alternanza Scuola Lavoro su Chimica e Chimica e Alimenti. Si tratta di un programma triennale, iniziato nel 2019, che vuole offrire alle Scuole un contributo di conoscenza e contatto diretto tra giovani e aziende, ai fini del rapporto Scuola Lavoro e dell’Orientamento, con incontri in plenaria tra studenti e aziende e successive visite aziendali mirate, sulla base di un matching diretto tra insegnanti e rappresentanti d’impresa.
In questo contesto, l’intervento di Alberto Bertone, tra i più illuminati imprenditori dello scenario industriale piemontese e nazionale, ripercorrerà le strategie chiave di Acqua Sant’Anna che hanno permesso al brand di diventare leader nazionale ed esempio di iniziative sostenibili.
Acqua Sant’anna SPA è riconosciuta come un fiore all’occhiello della nostra industria perché ha costruito il proprio business sulla ricerca, sullo sviluppo di nuovi prodotti food&beverage e sull’investimento in tecnologia, innovazione e sostenibilità. L’azienda nata nel 1996, che in poco più di 15 anni ha conquistato la leadership nazionale del settore acque minerali e un posto in vetta alle classifiche nazionali di produttori di bevande, vede nella ricerca continua di tecnologie sempre più avanzate una delle carte vincenti. Lo stabilimento Sant’Anna, a Vinadio in provincia di Cuneo, è uno degli impianti produttivi più all’avanguardia nel settore a livello mondiale, dove tutto è volto a preservare al meglio la materia prima all’origine, ovvero l’acqua come sgorga dalle sorgenti di alta montagna. Ciò è possibile con uno stabilimento ad alto contenuto tecnologico, efficiente e sottoposto a costante innovazione.
Per Acqua Sant’Anna innovazione significa soprattutto trovare misure e processi produttivi idonei per la salvaguardia dell’ambiente. Basti pensare che oltre dieci anni fa – quando non era ancora “scoppiato” il fenomeno del green – Sant’Anna è stata la prima azienda a realizzare una bottiglia di acqua minerale rivolta al mass market senza neanche una goccia di petrolio, ma realizzata con un biopolimero di origine vegetale, che conserva le stesse caratteristiche tecniche delle comuni plastiche, ma si dissolve dopo l’uso in meno di 80 giorni nel compost – Sant’Anna Bio Bottle.
L’approccio sostenibile dell’azienda è globale (preferenza per la logistica su rotaia, impiego di robot a guida laser elettrici anziché a gasolio per la gestione del magazzino, stabilimento costruito secondo i principi della bioarchitettura e bioedilizia…fino al trasporto con camion ecologici di ultima generazione, alimentati a LNG o GNL gas naturale liquefatto).
In linea con la mission di continui investimenti in tecnologia e attenzione per l’ambiente, è stata recentemente ampliata la flotta di LGV, robot a guida laser incaricati della movimentazione delle merci in stabilimento, raggiungendo un totale di 45 unità. Oltre a garantire una precisione superiore al 99,5%, questi veicoli rispettano l’ambiente (funzionano con batterie ricaricabili anziché utilizzare carburante) e, grazie ad un’innovativa tecnologia tutta made in Italy, aumentano la sicurezza sul lavoro, eliminando incidenti alle persone e danni alle cose.