Renon: vino, castagne e lo spettacolo del foliage (con lo sfondo delle Dolomiti)
Meraviglie d’autunno sull’altipiano a due passi da Bolzano: il clima mite e l’altitudine entro i 2mila metri regalano una stagione escursionistica lunghissima. E, per chi vuole unire il bello al buono, da non perdere a ottobre gli appuntamenti con le escursioni guidate dall’ambasciatore del gusto Franz Wenter, oltre al classico Törggelen nelle locande tipiche
Collalbo (BZ), 1° settembre 2020 – L’estate non finisce mai sull’Altipiano del Renon. O meglio: si allunga e si trasforma in un autunno dolcissimo e tiepido, che permette di godersi trekking e passeggiate fino a novembre. Ci troviamo a due passi dal capoluogo altoatesino: meno di dodici minuti da Bolzano a Soprabolzano con la Funivia del Renon per catapultarsi su questo autentico “balcone panoramico” con vista sulle Dolomiti. Uno spettacolo in qualsiasi stagione, ma ancora di più nei mesi autunnali, quando i suoi boschi iniziano a tingersi di mille sfumature tra il rosso e l’ocra: un paesaggio unico, da scoprire con la giusta lentezza percorrendo la sua vasta rete di sentieri (circa 300 km). Tra i più famosi, il “Sentiero del castagno”, che parte da Castel Roncolo a Bolzano e arriva fino a Varna nei pressi di Bressanone (o viceversa), attraversando il Renon: perfettamente segnalato, questo itinerario è una full immersion tra boschi di latifoglie, prati e castagneti secolari che in autunno danno vita a un inaspettato foliage. Lungo la via si incontrano naturalmente agriturismi e locali tipici come ad esempio il Signaterhof a Signato, il maso Rielinger a Siffiano, dove si producono vini biodinamici e lo storico maso Zunerhof di Longostagno.
Appuntamenti gustosi
Inutile dire che l’autunno è anche la stagione ideale per concedersi degustazioni di vini e altre specialità del territorio, oltre che per provare l’arcinoto Törggelen: la celebrazione, che affonda le sue radici nel Medioevo e si protrae da ottobre fino all’inizio dell’Avvento, è una vera e propria festa in onore della fine della vendemmia (la parola deriva dal latino torquere, torchiare, e si riferisce alle uve appena pressate). Oggi l’antica tradizione si rivive andando di maso in maso (o meglio nelle tradizionali Buschenschänke, le tipiche locande contadine) e assaggiando specialità come Speck, Kaminwurzen, castagne arrostite, Schlutzkrapfen, zuppa d’orzo, e ovviamente il vino novello. Sul Renon, in particolare, è possibile rivivere il Törggelen originale presso il maso Ebnicherhof, sotto il paese di Soprabolzano. Tra gli appuntamenti speciali in programma per il 2020, spiccano le due escursioni guidate previste il 2 e il 23 ottobre in compagnia dell’Ambasciatore del gusto altoatesino Franz Wenter: si attraversano i vigneti del Renon e si degustano i bianchi e rossi autoctoni
(prenotazione presso l’Associazione Turistica Renon, tel. 0471 356100).
Sulle tracce dei pastori (e poi su fino al Corno del Renon)
Se l’hanno soprannominato “l’altipiano del sole” un motivo ci sarà. E in effetti il Renon gode di un clima unico, che dà la possibilità di prolungare la stagione escursionistica fino a novembre. Tra i trekking che uniscono attività fisica e scoperta della cultura locale spicca in particolare l’Hirtensteig – in italiano il “Sentiero del pastore” – inaugurato lo scorso anno e già diventato uno dei più amati del territorio: il percorso si snoda nei dintorni di Collalbo per tre chilometri in direzione del Corno del Renon (tempo di percorrenza, circa un’ora) tra prati, boschi e malghe, toccando cinque “stazioni” che, grazie a dettagliate tavole tematiche e contributi video, raccontano passato e presente di questo antico mestiere, approfondendo anche le modalità della gestione del bestiame e le particolarità della Rittner Alm (ovvero l’alpe del Renon, tra le più grandi alpi comunali in Europa, che si estende oltre il Renon nei comuni di Barbiano e Villandro). Tra le tavole informative si trovano, ad esempio, gli ingredienti dell’antica dieta dei pastori (latte di capra, farina, pane generalmente duro e Speck), ma anche i racconti di leggendarie battaglie che videro opporsi gli abitanti del Renon a quelli di Villandro. Mentre per chi ama salire in quota, la cabinovia del Corno del Renon resterà aperta fino all’8 novembre: qui invece è stato inaugurato da poche settimane il “Mondo favoloso di Toni”, percorso didattico-ricreativo pensato per il divertimento dei più piccoli. E poi ancora, da non dimenticare, il Premium Tour Cieloronda, il primo sentiero invernale certificato d’Italia: un itinerario circolare che parte dalla stazione a monte della cabinovia Cima Lago Nero e che regala per tutto il percorso (circa 2 ore e mezza) una vista indimenticabile sulle Dolomiti. In più, lungo l’intero percorso, sono dislocati cartelli informativi, ricchi di immagini, sul pino mugo e sul pino cembro (cirmolo), oltre a due opere dell’artista Franz Messner (1952-2017), il Tavolo Rotondo e il Dolomitoskop.
Via libera con la RittenCard!
La RittenCard viene consegnata gratuitamente soggiornando nelle strutture partner dell’Associazione Turistica Renon e include una serie di vantaggi, tra cui: libero utilizzo di tutti i mezzi di trasporto pubblici in Alto Adige, compreso il trenino a scartamento ridotto e la Funivia del Renon, una corsa giornaliera di andata e ritorno con la cabinovia del Corno del Renon e l’ingresso in circa 90 musei, castelli ed esposizioni in Alto Adige, quali il museo di Ötzi, il Messner Mountain Museum, il Museo d’apicoltura Plattnerhof, Castel Roncolo e molti altri ancora. In più offerte stagionali, riduzioni e vantaggi su attività per il tempo libero e sconti presso il Festival Bolzano Danza. Per ulteriori informazioni: www.renon.com/rittencard