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AssoBio plaude le indicazioni della Commissione Europea e sollecita energicamente la definitiva approvazione della legge sul bio in Italia

Roberto Zanoni

 

Il 20 Maggio 2020 la Commissione Europea ha presentato due Comunicazioni: a Farm to Fork Strategy e EU Biodiversity Strategy for 2030. Entrambe rientrano nel Green Deal Europeo.

Il Green Deal europeo è un’opportunità per conciliare il nostro sistema alimentare con le esigenze del pianeta e per rispondere positivamente alle aspirazioni degli europei di cibo sano e rispettoso dell’ambiente. La strategia Farm To Fork ha l’obiettivo di rendere il nostro sistema alimentare uno standard globale in termini di sostenibilità.

Il settore agroalimentare rappresenta il cuore del green deal europeo. Le aziende biologiche rispondono perfettamente al modello di sviluppo individuato dalla Commissione che ha preso consapevolezza della interdipendenza tra la nostra salute e l’ambiente in cui viviamo. Il successo dei prodotti biologici testimonia che i consumatori già da tempo hanno una notevole sensibilità su questi temi.   

Ridurre la dipendenza dai pesticidi e dai fertilizzanti di sintesi, sostenere l’agricoltura biologica, migliorare il benessere degli animali e invertire il trend di perdita di biodiversità non sono più solo le richieste del settore biologico, ma specifiche indicazioni della Commissione Europea che intende ridurre del 50% l’utilizzo dei fitofarmaci entro il 2030 e portare al 25% i terreni coltivati biologicamente a livello europeo.

Queste impostazioni inoltre richiedono nuove professionalità e rappresentano quindi una prospettiva positiva per il mondo del lavoro giovanile che voglia entrare a far parte del settore biologico.

“Esprimiamo il nostro plauso per le positive sollecitazioni della Commissione Europea e come Assobio continueremo la nostra battaglia in modo ancor più deciso per la definitiva approvazione della legge sul bio già varata alla Camera dei deputati e ancora assurdamente bloccata al Senato da sciocchi e “imbarazzanti” giochi di palazzo.  – afferma Roberto Zanoni, Presidente di Assobio – Impedire l’approvazione di questa legge significa voler attaccarsi a vecchie logiche e frenare un essenziale cambiamento, già percepito e richiesto dalla popolazione, relativamente alla salute delle persone e dell’ambiente  la cui connessione è stata resa palese anche dalla presente pandemia”.

“Finalmente la Commissione si sofferma anche sulla necessità di riflettere nei prezzi dei prodotti il loro impatto sull’ambiente e immagina regimi di IVA agevolati per supportare il consumo dei prodotti biologici. La Commissione intende sviluppare un Code of conduct for responsible business and marketing practice. Questo aspetto è rilevante in quanto evidenzia la necessità di intervenire anche sul fronte delle campagne pubblicitarie, affinché non incidano negativamente sulla percezione del valore dei prodotti alimentari. Il tema del giusto del giusto prezzo è da sempre rivendicato dal settore biologico – afferma Jacopo Orlando, Vice-Presidente AssoBio – Nella Comunicazione si fa giustamente riferimento alla necessità di integrare requisiti di sostenibilità all’interno delle strategie aziendali. È un tema importante soprattutto per il settore agroalimentare e che può avere risvolti significativi anche in termini di redditività delle aziende. Da apprezzare, inoltre, l’idea di inserire criteri di sostenibilità anche nello schema delle Indicazioni Geografiche dei prodotti.”

“In un periodo così difficile, i temi affrontati dalla Commissione Europea rianimano la fiducia nelle istituzioni europee, che sembra abbiano colto la necessità e l’urgenza di scelte ambiziose in termini di sostenibilità ambientale e salute. Chi ben comincia è a metà dell’opera, occorrerà però vigilare affinché le buone intenzioni della Commissione non si perdano nel percorso di definizione dei Regolamenti. A partire dalla futura PAC.” conclude Roberto Zanoni, Presidente di Assobio.

 

AssoBio è l’associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici e naturali. Fondata nel 2006 da 11 tra le più significative imprese biologiche italiane a oggi AssoBio conta circa 90 soci del settore agroalimentare e cosmetico, è retta da un consiglio direttivo costituito da imprenditori e conta su un team dedicato di professionisti. L’associazione nata per rispondere alle esigenze di tutela, di sviluppo e di partecipazione delle imprese ha l’obiettivo di orientare un sano sviluppo del sistema agroindustriale italiano verso la responsabilità ambientale e sociale, in linea con le attese del nuovo consumatore.

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