Pensioni dorate nelle Città del Vino della Sardegna

Il coordinatore regionale Giuseppe Morghen: “Ci candidiamo a sperimentare la proposta dell’Associazione nei nostri territori”.

Floriano Zambon, riconfermato alla Presidenza di Città del Vino: “Ripopoliamo le aree interne del Paese. Con l’arrivo di anziani, anche stranieri, si svilupperebbe una nuova economia di servizi (assistenza, tempo libero, turismo, etc) e tanti giovani sarebbero invogliati a rimanere o a tornare nei luoghi d’origine”

Le Città del Vino tornano a parlare di detassazione delle pensioni e agevolazioni fiscali per chi decide di andare a vivere nei territori italiani a rischio spopolamento, fenomeno che colpisce soprattutto il sud. L’Associazione sta formulando una proposta alle istituzioni centrali a favore di agevolazioni rivolte agli anziani, stranieri e italiani, con l’obiettivo di ripopolare alcune aree del Paese, in particolare Sicilia, Calabria, Molise, Basilicata e Sardegna, che maggiormente soffrono lo spopolamento nei territori più rurali e interni.

E proprio dalla Sardegna, dove in questi giorni si sta svolgendo la Convention d’Autunno dell’Associazione dei Comuni a vocazione vitivinicola ed enoturistica, arriva la disponibilità dei sindaci a sperimentare per primi questo progetto, che già importanti risultati ha prodotto in Paesi come Portogallo e Tunisia dove la detassazione delle pensioni è in vigore da anni. 

“Pensiamo che agevolare con pensioni più ricche e agevolazioni fiscali gli anziani che decidono di venire a vivere nelle aree interne sia una buona idea e un significativo aiuto per i nostri territori, che oggi soffrono anche a casa dell’abbandono e dell’emigrazione”, ha dichiarato il coordinatore regionale delle Città del Vino della Sardegna e sindaco di Sorso (Ss), Giuseppe Morghen.

“Noi abbiamo tante case in centro storico che potrebbero interessare nuovi residenti italiani e stranieri – gli fa eco Giovanni Antonio Sechi, vicesindaco di Usini (Ss) -. Il nostro Comune si impegnerebbe con la Regione per preparare bandi finalizzati al recupero del centro storico a fini abitativi e per sensibilizzare i proprietari verso un mercato degli affitti equo e calmierato”.

“Invitiamo il governo a riflettere sull’idea della defiscalizzazione delle pensioni nei territori enoturistici e nelle aree interne – chiede Floriano Zambon, riconfermato alla presidenza delle Città del Vino -. Le esperienze internazionali dimostrano risultati significativi per i territori che hanno promosso misure del genere poichè l’arrivo di anziani in piccoli paesi e comunità locali sviluppa un’economia legata alla salute, all’assistenza, al tempo libero e al turismo, che rivitalizza i territori”.

 

Una precisazione sul progetto di defiscalizzazione delle pensioni nelle Città del Vino arriva da Floriano Panza, sindaco di Guardia Sanframondi (Benevento) e commercialista di esperienza: “Lo Stato può intervenire in due modi – sottolinea Panza -. Riducendo l’entità delle trattenute sulla pensione, oggi tassata tra il 18 e il 43%; e con la riduzione della tassa rifiuti e dell’imposta sugli immobili”.

Proprio il comune di Guardia Sanframondi, nel Sannio – che insieme ad altri 4 municipi è stata nominata a Bruxelles “Città del Vino Europea 2019” – è un buon esempio di cosa accade a un paese di 5mila abitanti quando comincia a insediarsi una comunità di stranieri: nello specifico oltre 300 persone negli ultimi 5 anni da Scozia, Inghilterra, Germania, Usa, etc.

“A tutti i nuovi arrivati mettiamo a disposizione un ufficio stranieri in inglese per un primo orientamento sul territorio su ogni aspetto del quotidiano: dal permesso di soggiorno alla richiesta di residenza o cittadinanza – insiste il sindaco Floriano Panza -. Grazie agli stranieri venuti a vivere qui il nostro Comune in pochi anni si è rivitalizzato, socialmente ed economicamente. La loro presenza ci ha portato anche a migliorare i servizi di connessione a Internet. Oggi si può navigare liberamente in tutto il Comune ed entro dicembre sarà disponibile una banda ultra-larga che consentirà di navigare a 1 Giga in download in 3mila case e in 10 edifici pubblici”.

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